martedì, dicembre 14, 2010

ah! come vola...

Non ci posso credere: le ferie sono finite. Pensavo che 20 giorni passassero molto lentamente ma questo accade solo quando fai qualcosa che non ti piace, quando te ne stai a casa a vedere film, ascoltare musica e bere decine di caffè e tè con le amiche il tempo si accorcia e scappa via. Da ieri sono tornata nel tempio dello shopping alle prese con clienti in preda alla sindrome da regalo-compulsivo-natalizio.  

lunedì, novembre 29, 2010

regali di compleanno

Sono arrivati i 29 (anni) e com'era prevedibile non sono mancate le allusioni sui prossimi 30 (sempre di anni). Mi chiedo cosa abbiano di speciale i 30. Perché attraversare la soglia dei 30 dovrebbe cambiare una persona.  In questo post voglio rassicurare me stessa e quindi nei prossimi 12 mesi: continuerò a indossare le All Star anche in inverno, resisterò alla bizzarra moda di mettere i pantaloni dentro gli stivali, non cambierò la mia opinione sul formaggio (non mi piace, non mi piace e ancora non mi piace). 
Le mele piccole e profumate, sono un regalo di compleanno.





giovedì, novembre 25, 2010

København #2

Nel post precedente avevo accennato alla mia mia dipendenza dalla pasticceria danese. L'immediata conseguenza è stata un gran voglia di fotografare dolci: perché non immortalarli anche con la mia piccola macchina fotografica? Qui ci sono anche io... 
Questa qui la mia fetta di torta d'addio a Copenaghen...

martedì, novembre 23, 2010

København

Sono tornata da già da qualche giorno ma tra lavoro e altre amenità ho rimandato il momento di parlare del mio viaggio a Copenaghen. Per qualche strana ragione quando ripenso ad un viaggio la mia scrittura si muove più facilmente per un elenco di suggestioni rispetto ad un vero e proprio racconto... e quindi:
- il caffè costa 20 corone, più o meno € 2.60 (e vado per difetto);
- l'università dello sport si è dimostrata molto ospitale nei miei confronti sebbene io abbia chiarito subito che: "No, non mi occupo di doping";
- i biscotti danesi creano dipendenza;
- tutti vanno in giro in bicicletta: studenti, operai, casalinghe, mamme con i loro bambini e tutti, dico tutti, rispettano il codice della strada;
-la Tuborg ha creano una birra speciale per Natale, l'etichetta è blu con tanti tanti fiocchi di neve;
- il mio inglese non è affatto male.
Metterò altre foto nei prossimi giorni.

domenica, novembre 21, 2010

l'ultima giornata di sole

Qualche settimana fa ho fatto una splendida passeggiata lungo il Parco degli Acquedotti con un caro amico. Mi resta il ricordo di un bel pomeriggio di sole, una pallina da golf e questa foto... 

mercoledì, ottobre 13, 2010

Una vita non basta

Ieri sera stavo leggendo un giornale che si dedica alla ricerca di un tanto agognato impiego lavorativo quando questo annuncio attira la mia attenzione:
1 addestratrice area mammiferi marini Zoo**** Italia Spa seleziona. Età massima 24 anni, nuoto e apnea, nuoto sincronizzato, brevetto di immersione, presenza scenica e predisposizione teatrale, inglese, laurea in Oceanografia, Acquariologia, Biologia, Veterinaria o Scienze Ambientali. Periodo di prova di due mesi, con rimborso spese di 500 euro mensili. Telefonare allo 06****, o inviare cv via fax al numero 06****, o via e-mail all'indirizzo risorseumane@zoo****.it.
Secondo me stanno cercando Ariel, la Sirenetta della Disney.   

venerdì, ottobre 08, 2010

fuori da Facebook

Ieri senza pensarci troppo sono andata sulla mia pagina Facebook, ho cliccato sulle impostazioni e in una manciata di minuti ho cancellato il mio profilo. Sono consapevole che tutto quello che ho caricato si trovi ormai nelle sabbie mobili di internet e non basteranno i miei click a rimettere tutto a posto. Ma da ieri niente più, finito, chiuso. Perché? Buffo, me lo ha chiesto anche Facebook. A loro ho risposto con una certa stizza che sono "affari miei" ma a voi posso dirlo: trovo che sia noioso. Gli appelli per salvare la foca in via d'estinzione, il test su quale dovrebbe essere il mio colore (poi che vuol dire qual è il mio colore?), la frase del giorno di Pinco Pallino, gli aggiornamenti minuto dopo minuto di Tal Dei Tali: questo e molto altro mi trasmetteva un profonda vertigine... di noia.   

lunedì, ottobre 04, 2010

zucche e saponi




Che dire. Vado al matrimonio e fotografo zucche e saponi... 
Sono appena tornata da un fine-settimana che ha trovato il suo apice nel di Alessio e Margherita davanti al sindaco di Calci, un piccolo paese a pochi chilometri da Pisa. Il caso (anzi la fortuna) ha voluto che fuori dal municipio c'era il mercatino dei coltivatori diretti che avevano esposto ogni sorta di bene: zucche e saponi, ma anche miele, formaggi, salumi e mele. Ovviamente non ho resistito e tra un bicchiere di succo di kiwi e una pizzetta ho scattato qualche foto e realizzato qualche acquisto.
La giornata è proseguita in modo piacevole: gli invitati seduti al tavolo che ci è toccato in sorte durante il pranzo erano tutti molto allegri e loquaci, il menù era ottimo, i vini piemontesi anche. 
La festa ha poi avuto un appendice con una serata in un circolo Arci difficile da trovare per chi non è della zona e che ha messo a dura prova le nostre capacità di orientamento.
Questa mattina mi sono svegliata a Roma e mi sono resa conto che la domenica ha portato via con sé anche la mia settimana di ferie.

lunedì, settembre 27, 2010

lunedì (al sole)


Tutto sommato non è poi così male stare in ferie. 
La mattina ho tutto il tempo di leggere il giornale dalla prima pagina alla sport (chi l'avrebbe detto che esiste ancora la Formula1) e andare al forno per comprare la pizza bianca appena sfornata. Il pomeriggio lascio che Radio3 mi faccia compagnia nelle (poche) occupazioni. Tra poco mi dedicherò alla preparazione del nostro aperitivo low-cost ®. Stasera infine mi aspetta l'ennesima visione de"I Predatori dell'Arca Perduta"...
Sì, proprio una giornata intensa

giovedì, settembre 23, 2010

vacanza!



C'è una cosa del mio lavoro che apprezzo in tutta sincerità: le ferie.
Per qualche strana ragione che non ho mai afferrato completamente il mio contratto part-time produce ogni anno un gran numero di giorni di ferie e ore di permesso che prima o poi, si concretizzano in un'improvvisa settimana di vacanza. Ancora non so come impiegherò questa grande quantità di tempo libero. Ho una ricetta di biscotti che aspetta di essere provata da qualche mese, un paio di film che voglio vedere, qualche passeggiata. 
Intanto per ingannare il (troppo) tempo (libero) ho fotografato la mia colazione con ingredienti provenienti da supermercati  della provincia francese: il Brioche Tranchée "Harry's" e per le marmellate "Bonne Maman". Una passione nata grazie alle colazioni di Anne :-)!  

domenica, settembre 12, 2010

Settembre




Probabilmente l'estate trascorsa a Roma, la quotidianità mai del tutto interrotta hanno fatto sì che il nono mese sia giunto senza fare troppo rumore. Ho voltato la pagina del calendario accanto al frigorifero ed eccolo lì: Settembre. Le cartolerie sono tirate al lucido per l'inizio dell'anno scolastico e di nuovo: Settembre. Il Festival di Venezia e la riapertura dei cinema (tranne uno, il mio...): ancora  lui, Settembre. I volantini lasciati sui parabrezza delle automobili che pubblicizzano gli abbonamenti alle palestre, i corsi di decoupage e di fotografia: niente da fare, sono nel bel mezzo di Settembre. 
Nonostante questi incessanti richiami al tran-tran di giorni feriali io resto qui, ferma, anzi ad essere sincera immobile, che osservo quel che accade dalla mia finestra: i tramonti che sembrano ogni giorno più violenti e  brevi, i rapidi movimenti delle nuvole, il verde che lascia il posto al giallo e al rosso.   

p.s. la foto è una semplice dedica a settembre, non sono tra quelli che non vede l'ora di vedere il film in questione e non ho letto il libro, anzi ad essere precisa ho letto "a scrocco" le prime due pagine in una libreria ma poi ho optato per un un libro di Simenon. 

giovedì, agosto 26, 2010

è stato bello

Era di mia madre che lo ha passato a me perché ne aveva comprato uno nuovo con una promozione (le è sempre piuttosto aggiornata su queste cose). Ne abbiamo passate di cose insieme: come quando sull'aereo ho dimenticato di spegnerlo. E quella volta che è caduto in una pozzanghera di fango? Le foto poi non ho neanche provato a farle, la risoluzione era pessima. Certo, la batteria durava un paio di giorni e il rosa faceva un po troppo teen-ager.
E poi venerdì scorso, nel bel mezzo di un sms lo schermo si è oscurato. Ripararlo neanche a parlarne, la riparazione sarebbe costata più del valore del telefono, che non ha valore poiché non si trova più in commercio.
Comunque è stato bello.

la foto l'ho fatta con il mio nuovo telefono...


venerdì, agosto 06, 2010

domenica d'estate

Continua la mia estate romana. Domenica scorsa ho conosciuto la piccola Sveva, 3 settimane, 50 centimetri, ad occhio e croce pesa 4 kg. Odia il cambio dei pannolini e le piace Mozart.
Ho proseguito il pomeriggio andando al parco Nemorense. Ci sono tanti ricordi tra quelle panchine e tra quei vialetti: giochi di bambina, pomeriggi con le amiche, anche qualche bacio. Ovviamente come potevo resistere ad un gelato di Fata Morgana? Infatti non ho resistito. Questa volta cioccolato biologico e cheese-cake.

venerdì, luglio 30, 2010

polpette

Non ho una grande passione per le proteine di origine animale ma, lo ammetto, ho un debole per le polpette del ristorante di Ikea. Mi piace sentire il sapore della marmellata che si fonde con quello della salsina marrone, non posso fare a meno schiacciare le patate lesse con la forchetta.
Il ristorante è luminoso, i tavolo sono vicino alle finestre ed è possibile vedere la vita che scorre fuori. I miei pranzi a base di polpette svedesi inoltre si legano a ricordi piacevoli, a persone a cui voglio bene, Viola, Serena, Catia. Si mangia, si parla, si trascorre del tempo insieme.
Si tratta di luoghi fatti in serie, ma per una sorta di deformazione professionale, non posso fare a meno di andare alla ricerca di quei piccoli interventi personali prodotti da chi lì ci lavora: lo zucchero messo in un modo particolare, dove si decide di mettere le posate o i tovaglioli. E proprio' in quel momento che lo spazio inizia a diventare luogo.

martedì, luglio 27, 2010

Emma si annoiava, e molto.

Ma in fondo chi non si è sentita (e sentito) almeno una volta come la signora Bovary?

lunedì, luglio 26, 2010

cosa vuoi fare da grande?

Quante volte ci hanno fatto questa domanda quando eravamo piccoli? Io fin da bambina ero piuttosto indecisa e volubile su questo argomento e passavo con estrema facilità da:
-la pittrice (dopo aver visto la Cappella Sistina);
-la parrucchiera (portavo i capelli corti e invidiavo i capelli lunghi di mia cugina Simona);
-la ballerina (lo ammetto, ballavo davanti la televisione imitando Raffaella Carrà);
-l'archeologa (solo io ho visto la trilogia di Indiana Jones una decina di volte?);
-l'hostess (per una che ha paura di volare è il massimo).
Mi fermo agli anni di una Gabriella bambina, andando avanti con gli anni l'elenco e le motivazioni diventano più complicate, meno ingenue, magari dettate dalla moda di un momento.
Cosa voglio fare da grande? non rappresenta più una domanda fatta dai grandi, ma è la mia domanda. Una domanda che implicitamente coinvolge gli ultimi mesi della mia vita e una serie di questioni aperte nonostante io provi a nasconderle sotto il tappeto, come fosse polvere.

sabato, luglio 17, 2010

sassolini

La chiusura del mio cineclub, una serie di notizie poco piacevoli hanno occupato buona parte dei miei pensieri. Stamattina ho ingoiato l'ultimo sassolino (che poi tanto sassolino non era...) e aspetto di digerirlo nel giro di qualche giorno. Quest'estate presenta una novità, la considero così perché non voglio trasformarla in un altro sassolino difficile da digerire. Comunque, quest'anno trascorrerò l'agosto a Roma, al massimo si riuscirà a ritagliare un paio di giorni fuori ma nulla di più.
Ne approfitterò per godermi la città senza traffico e i luoghi che amo con una atmosfera tutta particolare. Un'atmosfera fatta di silenzio, tempi dilatati e aria densa.
La gelateria Fassi è una di questi luoghi. Faccio una premessa, secondo me il gelataio è un gran bel mestiere perché si rende felice la gente, io non ho mai visto qualcuno mangiare un gelato con un'aria triste.
La grande sala della gelateria mi riporta a tempi lontani, quando mangiare un gelato era un evento da santificare e per questa ragione si mangiava seduti, con calma, magari con il vestito buono. Il signor Matteo, mi accoglie sempre con un sorriso. Il gelato è buono e abbondante, ci sono alcuni gusti dai nomi demodè come malaga, nocciolato, zuppa inglese. Per non parlare delle caterinette, i sampietrini e la mitica coppa Fassi.
Io prendo sempre una cialda in più, il gelato alla nocciola è tra i miei preferiti, ma anche il cioccolato non è affatto male. Quindi mi siedo ad uno dei tanti tavolini e inizio a osservare gli altri clienti, immaginando da dove arrivano e dove andranno dopo la loro visita al Palazzo del Freddo.

venerdì, luglio 02, 2010

verità e bellezza


Accade spesso che alcuni luoghi che possiedono una personalità, indipendenza, originalità e fantasia, non reggano l'urto con una cultura omologante e essenzialmente rappresentata da pub, pizzerie, ristoranti, tavoli selvaggi ad ogni angolo delle strada. Mi fermo qui.
Il Grauco Cineclub è uno di questi luoghi magici. La piccola sala del botteghino ospita le tracce delle attività che si sono susseguite negli ultimi 35 anni. La libreria di legno scuro piena di libri mi ricorda che la conoscenza non ha punti di arrivo ma solo di partenza. I burattini rimandano ad un passato pieno di fermento e di creatività. La scrivania mi riporta alle lunghe sere di inverno trascorse a mangiare biscotti, parlare, scambiarsi ricette vegetariane. Il poster del caro vecchio Bill (Shakespeare) appeso sulle scale che conducono alla sala di proiezione mi accoglie sempre con quel suo sorriso enigmatico. E poi la sala: profumata e accogliente. Io mi siedo sempre nella seconda fila, perché mi piace avere un contatto quasi fisico con lo schermo. Ricordo ancora il primo film che ho visto al Grauco, Casco d'oro di Jacques Becker del 1952. E non dimenticherò l'ultimo film proiettato dal Grauco: L'ultimo spettacolo di Peter Bogdanovich del 1971.

martedì, giugno 22, 2010

Cose osservate (immaginate)

- venerdì passeggiando per il centro ho incontrato un signore francese. Indossava una camicia verde acqua, una paio di mocassini neri, teneva in mano una busta di plastica che conteneva una piccola macchina fotografica e una guida di Roma. Si muoveva lentamente, anche per gli anni che portava per le spalle, si fermava per lunghi attimi e quindi scattava una foto. L'ho incrociato a Villa Borghese, alla terrazza del Pincio, e infine a Piazza del Popolo.
- il bambino felice con il suo gioco ancora incartato. I personaggi in plastica della favola di Cenerentola: lei, il principe, il cavallo, la carrozza, gli abiti di ricambio per Cenerentola. La mamma mi ha raccontato che si trova nella fase disneyana.

giovedì, giugno 17, 2010

all'acquario

Ieri sono andata ad un convegno in occasione della Festa dell'Architettura. Non sono una grande amante di questi particolari eventi, ma ogni tanto bisogna farsi vedere in giro. Ieri sono stata particolarmente fortunata, ho ascoltato interventi piuttosto interessanti, ho avuto modo finalmente modo di conoscere una persona che inseguo da molto tempo. Ho trascorso una parte del pomeriggio con un vecchio amico che mi ha riportato indietro ai primi anni di università. Tutto questo al Ex Acquario Romano, all'Esquilino.
Be ovviamente c'è il rovescio della medaglia, ad un mercoledì di libertà corrisponde un sabato di lavoro.

lunedì, giugno 14, 2010

il profondo nord-est

Cosa mi è piaciuto di Treviso:
- i ragazzi che festeggiavano la fine della scuola con gli immancabili gavettoni;
- le biciclette;
- la "mozza" della Gigia;
- la gentilezza tutta trevigiana;
- il pomeriggio al casale di Zero Branco;
- i prodotti della splendida campagna veneta: gli asparagi, il radicchio, il prosecco ( e tutti i suoi derivati).

venerdì, maggio 21, 2010

venerdì al sole

Il tavolo è ingombro di verdure già cucinate e il frigo trabocca di frutta, verdura, uova e pasta sfoglia. Iniziano i preparativi per domani sera. Abbiamo organizzato una cena di buon augurio in onore della bella stagione (e anche per il compleanno di Emme).
A causa delle piogge monsoniche che si abbattono su Roma ogni pomeriggio avevo dimenticato quanto fosse bella la vista che offre il mio terrazzo: i palazzoni di Villa De Sanctis, il profilo del Quadraro, e in lontananza i castelli. Spostandosi un po' verso destra si vede anche Frascati.

domenica, maggio 02, 2010

il tramonto sul lato opposto

Poco più di quarantotto ore. Trascorse guardando il mare, sentendo il vento che soffia da est, prendendo il primo sole dell'anno. Leggendo un nuovo libro, inventando nomi.
la foto è mia.

giovedì, aprile 22, 2010

viva il 25 aprile!

Ci sono giorni importanti che possiedono un significato particolare e che si perdono negli angoli del calendario. Alcune di queste date perdono significato con il passare del tempo, altre vengono sostituite senza particolari drammi.
Io mi ricordo ancora quando ho fatto la prima comunione, era il 27 maggio del 1990. Ho dato il mio primo bacio il 2 ottobre del 1995.
In questo labirinto di giorni da ricordare ne spicca uno in particolare su cui si fonda una pezzo importante della mia identità, il 25 aprile. Peccato che a Roma e in molte altre città si stanno attuando una serie di politiche per renderlo un giorno qualunque.E allora ho scritto a chi forse mi avrebbe ascoltato. Mi è andata bene, basta andare qui.

mercoledì, aprile 07, 2010

Incontriamoci a metà strada

-Uno storico del Risorgimento Italiano di Pontedera;
-Una storica del Novecento con una specializzazione in archivistica di Torino ma trapiantata a Pisa;
-Un antropologo dello sport in continua ricerca di qualcosa cresciuto nella profonda provincia Sabina;
-Una antropologa della città e commessa part-time nata a Catania ma cresciuta a Roma.
Abbiamo organizzato la nostra Pasquetta in Maremma tramite un paio di messaggi e una telefonata scroccata dai miei genitori durante il pranzo di Pasqua. Ci siamo incontrati nella piazza principale di Orbetello e da lì ci siamo mossi per raggiungere i paesi dell'entroterra: Pitigliano e Sovana. Abbiamo pranzato su una panchina della "Piccola Gerusalemme" con gli avanzi del giorno prima: pizza genovese con frittata, pizza al formaggio, i biscotti fatti da mia madre.
Che dire... Lo rifarei.

sabato, aprile 03, 2010

(fiori di fuoco)

Influenza intestinale, influenza con febbre e mal di gola, colite. A questo si aggiunge la sensazione di trovarsi all'interno di una spirale dove il farmacista e i siti internet di medicina rappresentino degli inaspettati punti di riferimento. Tutto questo ha contribuito a tenermi lontana dal mio caro, vecchio fedele blog. Fortunatamente ieri ha avuto luogo il mio ritorno in società. E cosa c'è di meglio di un bel film al Grauco? Non un bel film e basta, ma pieno, profondo, dove linguaggio cinematografico incontra l'arte. Ho tirato un sospiro di sollievo.

mercoledì, marzo 17, 2010

concorso al comune di roma #2

Chiariamo subito un aspetto del post: la protagonista di questa telefonata non so io. Il mio intento è piuttosto quello di illustrare come dei veri interpreti del teatro dell'assurdo si celino dietro il centralino del comune della Città Eterna. Mary (chiamiamola così) non sa se il suo diploma rientri tra i requisiti per uno dei tanti concorsi. Liceo Linguistico non è presente nell'elenco? Si saranno dimenticati di inserirlo? Mary decide che la cosa migliore da fare è quella di chiedere informazioni direttamente a coloro quel bando lo dovrebbero aver scritto.
Mary: "Pronto? Scusi è il Comune di Roma? Vorrei chiedere un'informazione".
Comune di Roma: "No, ha sbagliato numero!".
Mary si è chiesta come mai la settimana scorsa invece le hanno risposto "Sì, mi dica".

giovedì, marzo 11, 2010

concorso al comune di roma #1

Come molti giovani e meno giovani anche io ho deciso di investire un po' di tempo e un (bel) po' di soldi per partecipare al mega-concorso bandito dal Comune di Roma. In tabaccheria, al momento di comprare le buste da lettera ero tentata di prendere una decina di gratta-e-vinci e finire in modo rocambolesco l'annosa questione su come sbarcare il lunario. E' durata un attimo, la mia razionalità ha fatto la voce grossa e ho quindi comprato quello che mi occorreva.
L'ora trascorsa alle Poste di via di Acqua Bullicante merita un post a parte: le dinamiche che si creano all'interno di quel luogo costituirebbe un ottimo soggetto per qualche fiction consolatoria trasmessa da RaiUno la domenica sera.
Ma qui è tempo di fare le somme:
-20 cent per una fotocopia del mio diploma di maturità classica;
-50 cent per 5 buste da lettera;
-57 euro e 15 cent divisi in 5 conti correnti postali da 10,33 l'uno di tasse per partecipare al concorso (a cui aggiunge 1 euro a bollettino e 50 cent che non mi so spiegare);
-25 euro per le raccomandate a/r ( facciamo 5 euro a raccomandata).
- 670 sono gli euro della mia busta paga di febbraio (orario part-time, non esageriamo!).
Siamo arrivati a 82 euro e 85 cent. Il 12% del mio stipendio è finito così, nel mio desiderio, nel mio diritto nella mia aspirazione ad un lavoro migliore. Credo che l'affare lo stiano facendo il Comune di Roma e le Poste Italiane.

lunedì, marzo 08, 2010

aria di mare

Basta prendere la via Cristoforo Colombo, quindi la via del Mare e si giunge ad Ostia. Gli stabilimenti balneari possiedono ancora quell'aspetto decadente proprio della stagione invernale. Il trampolino del Kursaal presenta delle venature di ruggine, eredità di questi ultimi mesi piovosi, che tra qualche tempo verranno ridipinti. In fondo fascino risieda anche in questo continuo inseguimento, questo sforzo nel ricostruire, rammendare, riparare per essere sfavillanti e sempre uguali a sé stessi, per i mesi estivi.

giovedì, marzo 04, 2010

al faro

Andare fino in fondo non è stata un'impresa semplice. La scorsa sera sono tornata tardi da un cinema con le mie amiche-colleghe e non riuscivo ad addormentarmi. Era quello il momento giusto per leggere le ultime pagine. L'ho messo in cima ad una pila di libri della mia libreria, proprio sopra Céline.

lunedì, febbraio 22, 2010

Piccoli segnali

La primavera prima o poi arriverà. I raggi del sole indugiano più del solito sul mio tavolo mentre faccio colazione. Le sciarpe iniziano a pizzicarmi, segno tangibile che ormai ne ho abbastanza di tessuti in lana e simili. Le giornate che diventano sempre più lunghe, i primi mazzi di carciofi sui banchi del mercato vicino casa rappresentano ulteriori segnali i quali mi ricordano che prima o poi l'aria cambierà.

venerdì, febbraio 12, 2010

la neve

Appunti sparsi:
-Ho trascorso una parte della mia infanzia in Puglia e, strano a dirsi, era piuttosto frequente che d'inverno nevicasse. Ho un'immagine vivida di quei giorni speciali: io ed altri bambini che scivolavamo da una discesa usando delle buste di plastica, immaginando che fossero slittini. Mi ricordo che era divertente.
- Mi dicono che non si può paragonare la nevicata di oggi a Roma con quella dell'1985. Poco importa...non abbiamo resistito e siamo corsi in strada per giocare a palle di neve.

dalla mia finestra

giovedì, febbraio 04, 2010

come ho fatto questi anni senza la raclette?

Anne, l'amica parigina di Emme è stata fantastica... Si è messa a fornelli (elettrici) per introdurci alla vera cucina francese, quella piena di patate e cipolle. Ho scoperto un elettrodomestico che vorrei nella mia cucina, accanto alla macchina del pane. Abbiamo trascorso delle piacevoli serate, ci siamo scambiati pensieri, suggestioni su libri, musica e ha sopportato il mio francese un po' arrugginito.
E poi ci siamo persi per la città, siamo andati a vedere una mostra, ci siamo specchiati nelle vetrine, ci siamo seduti nei cafè. Una cosa che amo fare a Parigi? Sollevare la testa e osservare quei tetti grigi, che sembrano allo stesso tempo uguali e diversi. E' un gesto che qui a Roma non mi dà lo stesso piacere.

La foto l'ho scattata dalla finestra di Anne.

mercoledì, febbraio 03, 2010

termine dei lavori

Dopo il viaggio a Helsinki ho concentrato le mie energie e il mio tempo per concludere la mia tesi di laurea. I mesi autunnali e la prima parte dell'inverno sono trascorsi di fronte al computer: ho scritto, riscritto, letto e corretto. E senza quasi accorgermene è arrivato quel mercoledì mattina. Tutto sembrava al posto giusto nel momento giusto: le mani sudate poco prima di entrare nell'aula della discussione, la tranquillità inaspettata al momento di sedermi. E poi baci, abbracci, fiori e una corona di alloro sulla mia testa.
"E ora?" è la domanda più ricorrente. Mi muovo per andare alla ricerca di una risposta, penso tra me e me.