domenica, dicembre 24, 2006

il gioco dell'attesa

Fino a qualche anno fa passavo le vacanze di Natale a Catania, dai nonni. Il pomeriggio del 24 era il momento che preferivo. Le cose funzionavano cosi: mia nonna e mia mamma preparavano la Scacciata a casa. Poi mio nonno, come altri nonni e papà, andava nel panificio del quartiere per farla cuocere. A me piaceva accompagnare mio nonno, stargli accanto mentre parlava con gli altri per ingannare l'attesa. E mi piaceva quando il fornaio mi dava un grissino con il sesamo. Mi piaceva perchè c'era l'idea della festa che stava per iniziare, ma non era ancora iniziata.

domenica, dicembre 17, 2006

Sul divano zebrato

Ieri sera abbiamo fatto la cena di Natale, prima che alcuni di noi partissero per il proprio borgo natio. Ognuno ha cucinato la sua specialità, da far assaggiare agli altri. C'erano alcuni volti nuovi, alcuni mancavano all'appello e - noi - i soliti. E poi, come sempre e nonostante gli anni (accademici e non) trascorsi, alla fine ci ritroviamo sul divano di una di noi tre, con un mojito in mano, a parlare di Loro.

per il titolo ringrazio www.ioballodasola.blogspot.com .... perchè lei c'è toujours...

sabato, dicembre 16, 2006

una voce fuori dal coro (2°parte)


Prometto che è la smetto di fare post dove scrivo di quanto sono fortunata a vivere con una ottenne-saltellante che sa cos'è la magia del Natale. Ma questo post di Macchianera (http://www.macchianera.net/2006/12/14/santa_lucia_straniera_a_milano.html - si copia incolla come al solito) vuole essere letto...
La foto qui su si trova su questo sito meraviglioso: http://tbl.squareamerica.com.

giovedì, dicembre 14, 2006

Ma chi me lo fa fare?

"Ma chi me lo fa fare?". Ma chi me lo fa fare ad andare a lezione, ad avere a che fare con quelli del dipartimento, a ri-pensare ad una tesi da scrivere? E poi, mi chiedo, ma servirà davvero a qualcuno l'antropologia?
Un certo signore inizia così un suo libro "Odio i viaggi e gli esporatori,ed ecco che mi accingo a raccontare le mie spedizioni" . Non è che sentirsi - un pò - antropologi vuol dire dover continuamente negoziare i propri confini per non essere confusi con esploratori, giornalisti, agronomi, ingegneri? Non è che forse la crisi dell'antropologia è legata - un pò - al fatto che la sua definizione passa attraverso quello che odia, quello che non è?
Perdonate lo sfogo confuso e qualunquista. Passerà.

domenica, dicembre 10, 2006

una voce fuori dal coro

L'altra sera si stava parlando di come, anno dopo anno, diventi sempre più faticoso affrontare le festività ormai alle porte. Sarà... ma su di me, l'atmosfera del Natale continua ad esercitare un certo fascino. Forse perchè nella mia casa c'è ancora qualcuno che non nutre il minimo dubbio sull'esistenza di Babbo Natale e con il quale intrattiene una fitta corrispondenza. E, lo ammetto, il suo entusiasmo è contagioso.

venerdì, dicembre 01, 2006

centri di prossimità

E' un anno e mezzo, circa, che faccio finta di aver dimenticato. Per strada, quando il mio sguardo verticale incrocia il loro mondo orizzontale, ricaccio dentro quello che so e mi ripeto che - con questa storia - ho chiuso. Avevo bisogno di quelle foto alle pareti, di un paio d'ore ad ascoltare riflessioni che conosco per accorgermi che - la storia - non è finita affatto e che ho ancora voglia di raccontare dei miei uomini e delle mie donne.

La foto qui sopra è un vecchio reperto della storia di un anno e mezzo fa, ma sulla rete si trova, per vedere le foto di "Tutti a casa" si fa copia -incolla con questo indirizzo qui: www.minguzzi.provincia.bo/ambiti/esclusionesociale/tuttiacasa.htm