mercoledì, maggio 31, 2006

padri e filosofi

Ho una sconfinata ammirazione per Sofri padre e Sofri figlio...erano diversi mesi che Adriano Sofri non scriveva, lo ha fatto ieri.

"La vita che continua. Le rondini, per esempio. Leggevo sui giornali che non arrivavano più, che ne sarebbero arrivate sempre meno. Però da me la prima coppia è tornata già con azzardato anticipo, il 9 aprile, e ora è pieno, e le nidiate hanno già preso il volo. Leggevo dell'aviaria, di un allarme comprensibile e umano, con una specie di distrazione rispetto all'eventualità di un cielo malvisto e vuoto di uccelli. Seguo gli assidui convegni di Ahmadinejad- "La montatura dell'Olocausto", "Il mondo senza sionisti" - e immagino un mondo senza uccelli e senza ebrei, così per sventare il contagio. Sui giornali di sabato ho letto dell'allenatore della squadra olimpica di tennis, Ahmed Rashid, e dei due giocatori, Nasser Mi Hatem e Wissam Adel Odah, che sono stati ammazzati a Bagdad perchè indossavano calzoncini corti. Ho letto anche che secondo genetisti inglesi è nato prima l'uomo che la gallina. Mi ricordo di Sarajevo, quando all'improvviso riusciva ad arrivare ai brulli mercatini una forntura umanitaria di uova. Si scherzava: è morto prima l'uovo o la gallina? La vita che continua: ci sono le lucciole tra le piante, le stelle in cielo. In galera - 62 mila persone al momento: ma lasciate che la Cirielli lavori, e vedrete che meraviglie - niente cielo stellato, niente lucciole, occhi sbarrati sul soffitto, o sulla branda di sopra. Non passa giorno - non passa notte - senza che ci pensi - alla galera. Non per solidarietà, per malattia. Fuori me la prendo per le cose più diverse. L'Olanda non doveva perdere Ayaan Hirsi Ali, comunque davvero si chiamasse. L'Italia doveva convocare Lucarelli. Prodi doveva istituire un ministero per il Nord, con un ministro del Nord, non so, Illy. Guardo le faccie in giro, ora che posso andare in giro, e troppe mi sembrano, con tutto il rispetto, brutte e arrabbiate, anzi nemmeno arrabbiate. Seccate e risentite. Specialmente quelle delle persone che guidano l'auto e parlano da sole. Poi torno e mi guardo allo specchio. In galera non ci sono, uno non si vede per anni, poi viene fuori e no fa che incontrarsi, nelle vetrine, nei bar, nei bagni e spesso non si riconosce e trasale, e poi si volta di qua e di là, si guarda e si riguarda, di fronte, di profilo, fa le facce, muove le gambe, così per sgranchirsi, per riabituarsi."

Per onesta intellettuale riporto il mio percorso per arrivare a questa lettera datata 30 maggio: www.wittgenstein.it/post/20060530_62920.html.
Da qui si arriva al sito www.radicali.it/newsletter.html, qui cliccate "Bentornato, Adriano".

lunedì, maggio 29, 2006

il catania è in serie A

Sabato e domenica sono stata al Lago di Martignano, a pochi chilometri dal più famoso Lago di Bracciano (www.lagodimartignano.org ha il percoso più breve per raggiungere quest'angolo di paradiso). Sabato eravamo cinque amici (andrea, daniela, francesco irene e io) e 3/5 di questi sono partiti con l'intento di studiare seppur circondati da una natura rigogliosa, dalla musica del baretto a poche decine di metri e con Bullo e altri amici canini che correvano felici. Ovviamente non sono riuscita a finire il mio capitolo 5° e, ad essere sincere, non ho neanche voltato pagina.
Domenica il libro è rimasto nello zaino: la giornata era bella e la compagnia di emiliano particolarmente piacevole si accordavano poco con la lettura de "Il caso Moro".
Penso che il segreto di questo bel fine settimana di maggio sta in un'inaspettata arte del saper assaporare, amando le sfumature del presente e cogliendo nell'aria il profumo di quel che verrà...


martedì, maggio 23, 2006

... ... ...


Avevo 11 anni e mezzo. Da 2 anni abitavo a Roma. Era un sabato ed ero appena rientrata a casa...lo ricordo arcora.

domenica, maggio 21, 2006

l'aria del continente

Stamattina mi sono svegliata alle 6.30, sono andata in cucina e ho preparato un caffè per me e Michele, in partenza per la Maddalena dove trascorrerà i prossimi 2 mesi. Fuori c'era la solita coltre di umidità che dà a alla mia via una particolare tonalità pastello. Ho preso il baratto del caffè dal frigo, ho cercato la caffettiera più grande, l'ho messa sul fuoco e mi sono seduta ad aspettare. Michele nel frattempo era intento negli ultimi preparativi della partenza, i Ray Ban nuovi che non si trovavano che invece erano già nello zaino, decidere se metter dentro anche la felpa grigia o solo quella blu. Il caffè è pronto. Si siede anche lui, beviamo il caffè e mangiamo una fetta di crostata di Virginia. Mi racconta la sua serata con i degni compari , io gli racconto della mia cenacon le amiche, mi dice che ho una pessima cera, gli dico che la sua maglietta non mi piace. Si è dovuto tagliare la barba, tanto sa che alla Maddalena glielo avrebbero chiesto.
Ha rimediato un passaggio in macchina fino a Livorno. Alle 7 arrivano, puntuali. Un saluto veloce, mio fratello odia saluti e abbracci della partenza.


giovedì, maggio 18, 2006

il mio vicino di casa ascolta i Sigur Ròs

Sulla carta il mio preferito, tra i ministri del secondo governo Prodi, è Paolo Ferrero al Ministero della Solidarità con delega alla droga. E' nato in una paesa della Val Germanasca (To), la sua famiglia è - nell'ordine - operaia, valdese e antifascista. Nella sua biografia si legge che è un ex operaio e cassaintegrato Fiat e che suo fratello lavora attualmente in fabbrica.
Le sue priorità come parte dell'escutivo sono:
-il ritiro delle truppe in Iraq
-il superamento della Legge 30
-la redistribuzione del reddito
-l'abrogazione della Legge Fini-Giovanardi (per intenderci quella sulle droghe leggere) e della Bossi-Fini
-affrontare il tema delle unioni civili e dare maggior spazio ad una politica che si occupi degli anziani
-l'aumento del patrimonio edilizio pubblico
-fare una legge sulla libertà di culto.

Parliamo invece della modesta presenza femminile nel nuovo governo. Le donne ministro (o ministre) sono 6 su 25 quindi, facendo un calcolo veloce, siamo intorno al 24%. Solo una di loro, Livia Turco è andata ad un ministero che conta, quello della Sanità. Le altre 5 presiederanno tutte ministeri senza portafoglio, che notoriamente hanno un peso minore.
E poi quel ministero della Famiglia...sa tanto di operazione ideologica.

mercoledì, maggio 17, 2006

tutto per me

Il mercoledì mattina, quando posso, vado in piscina.
Oggi, come al solito, ci sono le signore che fanno acqua-gym con la musica di Jennifer Lopez, ma sono arrivata a lezione quasi finita e le vedo andar via non le loro cuffie arancioni e argentate. Fortunatamente prima di uscire si ricordano di spegnere lo stereo.
Scelgo la corsia centrale perchè sono convinta che qui l'acqua è più azzurra e con meno riflessi del sole o delle pareti circostanti.
Accanto a me c'è il professore in pensione che fa dorso.Dopo un paio di vasche ci incontriamo e scambiamo le nostre solite chiacchere.
"Come va all'università?"
"Bene grazie"
"C'è ancora il prof. Moscato di diritto penale?"
"Be veramente faccio lettere, non saprei" . Il professore in pensione mi chiede ogni volta di un professore non solo diverso ma che, con ogni probabilità, si è occupato di settori diversi (botanica, letteratura latina...) e ho la sensazione che tutti abbiano smesso la loro carriera accademica intorno al 1967.
"Mi raccomando studia, così poi trovi un buon lavoro".
"Certo, grazie..." La prossima volta gli chiedo cosa insegnava...
Nuotimo. Poi il professore in pensione va via.
Ho tutta la piscina per me. So che il rumore dell'acqua l'ho fatto io, le increspature sull'azzurro sono prodotte dalle mie gambe e dalle mie braccia...sento l'eco del mio respiro.

domenica, maggio 14, 2006

Fondazione Lavoratori Officine Galileo



Sono tornata da firenze da quasi 3 giorni e ancora sono ben vive le sensazioni piacevoli del mercoledì e giovedì appena trascorso. Sono andata in terra toscana per vedere il concerto dei Louise Attaque, i biglietti me li ha regalati viola per il mio compleanno. Al concerto ero una delle poche italiane(i), il Flog è stato invaso da francesi di stanza in Toscana che hanno cominciato a saltare, cantare a squarciagola e a fare battute inmprensibili verso il palco. Ma sono stata anche all'inaugurazione di una mostra, mi sono fatta una Birra Moretti (lì va per la maggiore) a piazza Santo Spirito e sono andata in giro per la città su un'AlfaRome coupè del 1974. E ho mangiato le linguine agli
asparagi+prosciutto+panna alle 3 di notte..........

lunedì, maggio 08, 2006

appunti di primavera



Ho promesso a Gianna che avrei messo la locandina sul mio piccolo blog...promessa mantenuta.
Per chi fosse interessanto all'argomento:
www.casainternazionaledelledonne.org .

sabato, maggio 06, 2006

...datemi una leva e vi solleverò il mondo...

Questo pomeriggio l'ho deditato al cambio negli armadi...maglioni, sciarpe e cappotti hanno lasciato il posto a magliette colorate e vestiti di cotone.
A dir la verità pagherei perchè qualcuno se ne occupasse al posto mio, ma visto che alla fine è toccato a me fare il lavoro sporco, armata di cartoni da imballaggio presi furtivamente alla Coop, ho deciso che oggi mi sarei - appunto - dedicata al cambio negli armadi.
Ho messo su "Chiedo alla Polvere" dei Perturbazione per calarmi al meglio nel ruolo e via con le danze. Devo riconoscere che il cambio degli armadi mi ha anche regalato momenti di vivo stupore:
1) ho ri-scoperto una camicia viola di cui avevo dimenticato l'esistenza e che non è affatto male.
2)nelle tasche dei pantaloni estivi ho ri-trovato biglietti di concerti, scontrini e volantini che mi hanno ri-portato dritta dritta all'estate scorsa.
Ora il mio è un armadio in tecnicolor e aspetto che le mie tasche si riempiano nuovamente di biglietti di concerti, scontrini e volantini.

un abbraccio grandissimo alla mia amica-bionda-affitta-camere...lei lo sa.

giovedì, maggio 04, 2006

...é solo un saluto

"Proprio come la politica non può essere separata dalla vita, la vita non può essere separata dalla vita. le persone che si considerano apolitiche non sono diverse; sono già state assimilate dalla cultura politica dominante...solo che non se ne accorgono più".

Pramoedya Ananta Toer è stato tra più grandi scrittori indonesiani del Novecento, sicuramente il più conosciuto in Occidente. Sotto il regime si Suharto Toer fu mandato sull'isola di Buru, una sorta di gulag tropicale. Gli uomini del regime non lo uccisero, come accadde invece ad almeno 1milione di persone accusate di essere comuniste o filo-comuniste, in quanto era già molto famoso in Indonesia e non solo: la prigionia sull'isola, pensavano, avrebbe fatto il lavoro sporco al posto loro . Toer vi rimase rinchiuso per più di 10 anni e di notte, per proteggere se stesso ed i compagni dalla follia vissuta durante il giorno, raccontava quelle storie che ha poi raccolto in 4 romanzi, il più famoso è Figlio di Tutti i popoli.

"Speranza?no,io sono più portato a credere che a dire "lo spero". Sono stufo di sperare. Bisogna credere nelle cose". Così Toer conclude un'intervista pubblicata nel 2000 ma rilasciata qualche anno prima a Marina Forti. Lei e Tariq Alì hanno raccontato un pò di lui ne il manifesto di ieri.

Pramoedya Ananta Toer è morto domenica scorsa all'eta di 81 anni.

mercoledì, maggio 03, 2006

fatemi bere vino rosso e vi dirò tutta la Mia verità

Oggi non c'era molto da fare al lavoro: c'è stata qualche telefonata, e poi una lunga merenda a base di thè e biscotti al cioccolato. Ho avuto quindi un bel pò di tempo a disposizione per stare con il naso all'insù e guardare lo scorcio di cielo che si vede dalla finestra del 3° piano di un palazzo dell'Eur. E allora comincio a pensare, pensare... Mi è venuto in mente che non ho ancora capito se la nuova struttura che "racchiude" l'Ara Pacis mi piace o meno. Diciamo che al momento mi lascia indifferente. Va bene lo ammetto: a me questa nuova "cosa" non solo non mi dice nulla, non mi piace.

... ...Le finestre di Pisa... ...


... ...e quelle di Livorno... ...