mercoledì, giugno 21, 2006

pimpinella anisum

E' da quando ho iniziato a scrive su La Finestra che non faccio che ripetere "quanto mi sento giù", "come vorrei che le cose andassero in modo diverso" bla bla bla...
Ma ecco che arriva l'anticoclone delle Azzorre e per un pò il mio pezzetto di cielo è limpido e terso. Ma poi immancabili - come i referendum a giugno - arrivano i soliti temporali dei pomeriggi d'estate.
Quando mi trovo nel bel mezzo di un temporale penso "ecco ora un fulmine mi becca in pieno e ...", però quando sto dietro la finestra della mia stanza o riparata da un ombrello arancione è tuttà un'altra cosa: c'è il profumo della terra bagnata, il rumore della pioggia sulle foglie dei ciliegi davanti casa, il mondo fuori sempra avvolto nell'ovatta e sento solo il mio respiro.
Ora succede che i temporali, quelli che si scatenano nella mia stanza quando fuori c'è il sole, a me piace passarli da sola.



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