giovedì, maggio 18, 2006

il mio vicino di casa ascolta i Sigur Ròs

Sulla carta il mio preferito, tra i ministri del secondo governo Prodi, è Paolo Ferrero al Ministero della Solidarità con delega alla droga. E' nato in una paesa della Val Germanasca (To), la sua famiglia è - nell'ordine - operaia, valdese e antifascista. Nella sua biografia si legge che è un ex operaio e cassaintegrato Fiat e che suo fratello lavora attualmente in fabbrica.
Le sue priorità come parte dell'escutivo sono:
-il ritiro delle truppe in Iraq
-il superamento della Legge 30
-la redistribuzione del reddito
-l'abrogazione della Legge Fini-Giovanardi (per intenderci quella sulle droghe leggere) e della Bossi-Fini
-affrontare il tema delle unioni civili e dare maggior spazio ad una politica che si occupi degli anziani
-l'aumento del patrimonio edilizio pubblico
-fare una legge sulla libertà di culto.

Parliamo invece della modesta presenza femminile nel nuovo governo. Le donne ministro (o ministre) sono 6 su 25 quindi, facendo un calcolo veloce, siamo intorno al 24%. Solo una di loro, Livia Turco è andata ad un ministero che conta, quello della Sanità. Le altre 5 presiederanno tutte ministeri senza portafoglio, che notoriamente hanno un peso minore.
E poi quel ministero della Famiglia...sa tanto di operazione ideologica.

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