sabato, luglio 04, 2009

mani edili

Non sapevo quanto fosse complicato ricostruire il tetto di una casa. Ora ne ho un'idea piuttosto precisa.
C'è da montare il ponteggio. Poi ci sono tutte le tegole da togliere e che attualmente si trovano nella mia terrazza in attesa della conclusione dei lavori. Poi occorrono una decina di giorni per costruire il cordolo di cemento (antisismico). Poi bisogna mettere nuove travi verticali e trasversali. Ora siamo giunti alla fase dei pannelli di alluminio. Poi?
Gli operai, di una gentilezza unica, con il loro accento dell'est europeo ci assicurano che manca poco...
Ma nel frattempo ecco qui alcuni piccoli problemi collaterali:
-sveglia alle sette meno dieci in punto (sono puntualissimi! Problema risolto, mi sono abituata ai rumeri e ormai riesco a dormire nonostante il rumore della betoniera);
- la caldaia che non funziona più (problema risolto);
- la lavatrice che non funziona più (problema risolto dopo un paio di bucati in una costosissima lavanderia di piazza Malatesta);
- metà impianto elettrico saltato (sì, solo metà. A quanto pare risolto);
- un pò di pioggia dal soffitto (problema in fase di risoluzione);
- la terrazza allagata (problema risolto fino al prossimo nubifragio).
Ammetto che i primi tempi avevo una approccio piuttosto tragico a questa serie di eventi, ma quando è giunto una domenica pomeriggio, il punto numero quattro (pioggia dal tetto) ho iniziato a prenderla con filosofia (zen).
La foto l'ho fatta qualche settimana fa ad Ortona. Per dare un'occhiata più approfontita basta andare su www.costaginestre.it . Massimo è un perfetto padrone di casa e le sue colazioni sono splendide.


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